“Sul filo di lana e poche ore prima della decadenza dei commissari straordinari finalmente è pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge 51 del 10 maggio che, contrariamente a quanto anticipato dal comunicato stampa del Consiglio dei ministri, proroga alcuni effetti del cosiddetto Decreto Calabria non di ulteriori sei mesi ma fino al 31 dicembre 2023”. Commenta così Filippo Larussa, componente dell’esecutivo nazionale Anaao Assomed.
“Nel mentre gli operatori sanitari attendono un quadro di stabilità attraverso la nomina dei direttori generali che conferirebbe una guida pluriennale alle aziende sanitarie e non questa sorta di eterna precarietà determinate dalla proroga dei commissari straordinari, molti dei quali nemmeno in possesso dei requisiti per l’accesso all’albo nazionale, registriamo – ha affermato ancora Larussa – come unica novità di rilievo l’innalzamento degli emolumenti del sub-commississario all’attuazione del piano di rientro allo stesso livello, peraltro già aumentato ai massimi dei direttori generali e commissari straordinari delle aziende sanitarie ed ospedaliere della regione. Non c’è che dire. A distanza di 32 mesi, tanto vale l’attuale ennesima proroga di un decreto da tutti vituperato a parole ma di fatto da tutte le forze politiche ostinatamente difeso, l’unica cosa che è stata sistemata è quella degli emolumenti. Aspettiamo con ansia di vedere i risultati gestionali e i termini di miglioramento ed efficienza dei LEA, dove la regione continua a detenere l’ultimo posto”.